“Quelli che non sentono questo Amore
trascinarli come un fiume,
quelli che non bevono l’alba
come una tazza di acqua sorgiva
o non fanno provvista di tramonto,
quelli che non vogliono cambiare
lasciateli dormire.”
( Jalal’uddin Rumi)
“Quelli che non sentono questo Amore
trascinarli come un fiume,
quelli che non bevono l’alba
come una tazza di acqua sorgiva
o non fanno provvista di tramonto,
quelli che non vogliono cambiare
lasciateli dormire.”
( Jalal’uddin Rumi)
Ti ho vista..
ritagliata nello specchio della finestra..
illuminata dall’ultimo lampione che,
sornione, ancora sfidava le prime luci dell’alba…
quando hai voltato la testa verso di me,
fermandola sopra la spalla,
c’era una luce vivida nei tuoi occhi,
indecifrabile, di sfida,
di invito e di curiosità nel vedere cosa avrei fatto.
Ho sentito il tuo odore mentre mi avvicinato a te,
ho sentito la tua pelle liscia e delicata
quando le mie mani hanno artigliato
con forza i tuoi fianchi fino a conficcarci le unghie,
ti ho vista piegarti in avanti quasi a voler nascondere,
pudica, il volto alla luce di quel lampione,
lasciando che i capelli scendessero liberi ai lati del viso,
ho sentito le tue carni aprirsi mentre, lentamente,
centimetro dopo centimetro,
entravo in te e la tua schiena si piegava all’indietro
facendoti risollevare la testa di scatto mentre i tuoi capelli,
come lingue nere, cercavano il mio viso,
ho visto le tue braccia alzarsi in alto
e poi ripiegarsi all’indietro fino a poggiare
le mani dietro la mia nuca e tirarla con forza
per impedirmi di uscire da te.
Così mentre ti prendevo venivo preso,
mentre ti possedevo venivo posseduto..
in una fusione totale,
inscindibile dove non era più possibile
capire dove finiva il mio corpo e iniziava il tuo..
in un’unica spirale di emozioni e passioni
dove quelle di ognuno di noi erano il nutrimento per l’altro..
di una sete che non dissetava e una fame che non saziava…
© (G.)
Autorizzata Da Autore
donna, femmina, sessuale, © G
E non si possono vedere le cicatrici tatuate sulla pelle..
tra le cuciture del cuore.
Perché restano nascoste sotto un sorriso
anche con gli occhi socchiusi nel buio
proprio come la luce filtra furtivamente i sogni,
soprattutto la luce della luna che ogni notte sussurra
note di una canzone in cui tutto è possibile,
e immaginando una danza sulle onde d’argento..
che ti porti lontano.
Nessuno vede queste ferite invisibili,
righe di ogni esperienza.
Da ogni maledetto silenzio.
Ogni carezza rubata.
Sogni incompleti.
Delusioni e tradimenti che ti schiaffeggiano…
ancorata al suolo come marmo..
mentre i piedi nudi vogliono ballare,
inciampare e continuare ad andare per quella stanza
vuota che a volte è la mia anima.
Nessuno vede le cicatrici..
strappi all’interno mentre si guarda senza capire perché,
aprendo gli occhi, come quando un bambino aspetta risposte,
Nessuno vede la frustrazione nei tuoi occhi,
La tempesta nel tuo oceano mentre stai zitta ad scoltare il silenzio,
in cui è sospesa l’ultima parola.
Ultime accuse interminabili che risuonano nel nostro cervello,
da dove si può ricordare, e ripetono una litania monotona,
mentre si guarda con gli occhi stanchi,
pieni di bui della vita e di mille delusioni.
E si sa, che ci si sente più.. forse più in profondità,
come un solco dell’aratro in terra arida,
dove ci si pone il risultato atteso, sorridendo.. tristemente .
Ascoltate i silenzi, che rendono l’aria tangibile e pesante
premendo i polmoni, come se si annegasse..
una voce masticata dentro ..nell’Anima…
Acqua salata che bagna le ferite ,
così amorevole accuratamente..insistentemente..
Amare confusamente e sbagliare,tra lacrime di polvere all’interno,
e, infine, sempre sopravvive…tornando a bagnare le guance..
trovare i pezzi di un Amore..cercarlo tra i ricordi..
tra carezze e baci per metterli di nuovo insieme
e far volare di nuovo libero il cuore…
E infine, come le acque di pioggia primaverile..
annullare le tempeste e..sorridere,
Che altro si può fare…
© A.D.G
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale █║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
– sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura – autrice)
Cammino lungo il mare di notte
acque alte sfiorano il ginocchio
sale che brucia da incertezza su
un arto sinistro amputato mozzato
depredato dalla mia anima gemella
di amore illimitato, odio rinunciato
mi inchino fino a sfiorare l’acqua
il sale da fuoco alle mie ossa mentre il vento ci soffia sopra
il sanguinare delle mie vene lava la sabbia e dentro il midollo,
tra le ossa non rimane nulla di più alzo il braccio, come per implorarti
a baciarmi come avevi fatto poco prima mentre
io ti tengo sul mio petto ansante tenuto prigioniero del
cuore in cui ti sei perso.. guardiamo il cielo
una vita che ci è passata davanti ti appoggi con la
testa sulla mia coscia mentre scendono lacrime brucianti
dei ricordi..
Il Vento è la voce del deserto
e ogni notte
sussurra i suoi desideri
alla sabbia infuocata e lei lo ascolta
docile silenziosa e sottomessa
lasciandosi plasmare
e modificando le sue forme
ogni volta che lui l’accarezza
docile o violento
calmo o infuriato caldo o gelido
ma sempre avvolgente e amorevole
Non so di quanti attimi è stata la mia vita
ma so che tanti li ho consumati
e pochi altri li ho vissuti.
Rinnego tutti quelli consumati,
e conservo tutti quelli vissuti con Te
in uno scrigno di cristallo purissimo…
Mi manca il più prezioso da vivere
quello del battito delle tue ciglia…(©G)
Le sue mani avvolgono affettuose le mie,
piuttosto incerte:
immergendo le sue labbra più a fondo nei miei capelli,
il fiato si è già fatto corto e la testa inizia a girare mi sussurra:
“Non ti muovere”.
Io inarco la schiena e buttando la testa all’indietro gemo contro il cuscino..
mentre le sue labbra poggiano al principio delle mie gambe,
mi sfiora soltanto,
io mi rilasso mi alzo con i fianchi
verso la sua bocca che ne raccoglie il contenuto con la lingua,
Lì dove risiede la passione..dimentico il mio odio
sorrido alla mia tristezza godendo ..
con le cosce che accarezzano sfrontate la tua faccia.
© Tutti i diritti riservati
Io sono il fuoco, io sono il pericolo,
io sono chi ti sta minacciando.
Non mi vuoi dentro di te,
mi cacci perfino da chi ti è
nelle immediate vicinanze.
Non mi permetti di scalfirti,
non riesco a turbarti,
non riesco ad avvicinarti
né a indurti in tentazione
o spaventarti.
Mi cacci, annulli (=esorcizzi)
la mia presenza,
ebbene trovo un altro modo
per lambire il tuo spazio,
per provare ad avvicinarmi.
Circondo il tuo spazio fisico,
insinuo la mia presenza attorno
e accanto a ciò a cui
ti rivolgi quotidianamente.
ce l’hai un sogno?? …
non nascondere mai i tuoi sogni …
non nascondere mai i tuoi occhi …
non piangere…
non sbiadire il tuo sogno …
magari il mio sogno è uguale al tuo …
e due sogni insieme diventano realtà …
Non dimenticate mai che la forza più potente sulla terra è l’amore.
sguardi che si incrociano …
mani che si cercano …
labbra che vogliono ma non possono …
labbra che possono ma non vogliono …
Perché non importa quante volte il cuore..
si è spezzato in pezzi di vetro, la mia anima è libera..
e quel piccolo mondo intorno a me si ferma
ti mi guarda in attesa di vedere come inciampare di nuovo su i miei passi,
Si sorride nascondendo quella sensazione che con forza ribelle
si domina a volte e che difficilmente si riesce a placare.
ti chiama fuori dentro e ti dice di correre,
mentre portano i piedi ad ancorarsi a un asfalto
sempre con la sensazione che esserne avvolta,
e che quando si capisce, che la vita non può essere
una attesa senza fine di rimanere con tante parole nelle bocca…
baci mai dati rimasti nei desideri in aria,
abbracciarsi nella solitudine della propria schiena…
illusioni lasciate abbandonate nei cassetti dei progetti dimenticati.
Da ogni risveglio i tanti sogni che si lasciano morire
in mattinata tra l’aroma del caffè e di raggi di un sole
che uccide le stelle e la luna fuori.
Si si guarda allo specchio, ci si vede dentro e ti senti promessa,
viva, come chi ha il respiro..
mentre si respira una boccata d’aria nei polmoni
che dona un ritmo più vitale nelle vene,giuro..
che nessuno può fermare.
Perché? non possono..no! nessuno può!.
© A.D.G
Urla
in note perfette ed acuti senza sbavature.
Si cade in ginocchio,
su abiti bianchi che tali rimangono,
nonostante la polvere.
Acqua salata, tiepida, poca per volta,
sgorga dai ricami di due specchi marron chiaro.
Solitudine scritta sulla pelle sempre più sbiadita,
come slavata da troppe cancellature leggere….ma troppe.
(A.D.G.)
Io credo che le foglie cadono,
perché si aspettano di andare in cielo,
e diventano stelle che illuminano il firmamento..
Poi.. si lasciano cadere..
perché la loro missione..
è quella di diventare gli ornamenti del cielo,
illuminando le ombre della notte,
creando percorsi per i viaggiatori che continuano a cercare i sogni.
E da allora, al crepuscolo,
in quel momento che il sole colorato d’arancio all’infinito,
riempiendo le nuvole di luci rosa e rosse..
si siede alle finestre o su una panchina ad aspettare…
…me..
in attesa..ancora .. con gli occhi spalancati,
come quando ero piccola e faticavo a rimanere sveglia..
mentre il sole lentamente ..
si nascondeva..
dietro la linea delle cose in sospeso,
lontano all’orizzonte, per poi..tuffarsi in un mare di riflessi colorati…
© A.D.G. (continua 2004)
Godi sulle ..
riflessioni sul tempo
che scorre lento
durante situazioni meravigliose..,
mentre …
troppo graditi o quando godi
della compagnia di chi ti ama,
mentri attendi..che ti accarezzi..
Godi sempre con ansia il momento che ti fa sua..
dove perdi il tempo,la realtà,
e riesci ad ascoltare solo le sensazioni
che il corpo ti invia alla mente..e gode..
ti trascina senza fatica…
in un tunnel illuminato
da tanti puntini colorati di luce..
e godi..di lui,di te stessa..
(da notti silenziose-A.D.G.)
Io…
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare…si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l’unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l’istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In…un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti…chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso…
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet*
Seppur “appartenente” a una sola persona
(allegra gioia),
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
FIAMMA PERENNE
of allegra.gioia
is licenced under a
Creative Commons License
Post n°211 pubblicato il 11 Maggio 2015 da allegra_gioia Tag: allegra gioia
Ti ho vista.. ritagliata nello specchio della finestra.. illuminata dall’ultimo lampione che, sornione, ancora sfidava le prime luci dell’alba… quando hai voltato la testa verso di me, fermandola sopra la spalla, c’era una luce vivida nei tuoi occhi, indecifrabile, di sfida, di invito e di curiosità nel vedere cosa avrei fatto. Ho sentito il tuo odore mentre mi avvicinato a te, ho sentito la tua pelle liscia e delicata quando le mie mani hanno artigliato con forza i tuoi fianchi fino a conficcarci le unghie, ti ho vista piegarti in avanti quasi a voler nascondere, pudica, il volto alla luce di quel lampione, lasciando che i capelli scendessero liberi ai lati del viso, ho sentito le tue carni aprirsi mentre, lentamente, centimetro dopo centimetro, entravo in te e la tua schiena si piegava all’indietro facendoti risollevare la testa di scatto mentre i tuoi capelli, come lingue nere, cercavano il mio viso, ho visto le tue braccia alzarsi in alto e poi ripiegarsi all’indietro fino a poggiare le mani dietro la mia nuca e tirarla con forza per impedirmi di uscire da te. Così mentre ti prendevo venivo preso, mentre ti possedevo venivo posseduto.. in una fusione totale, dove non era più possibile capire dove finiva il mio corpo e iniziava il tuo.. in un’unica spirale di emozioni e passioni dove quelle di ognuno di noi erano il nutrimento per l’altro.. di una sete che non dissetava e una fame che non saziava.. © Già! * |
Portami
dove i sogni si uniscono
tra il percorso della follia
o una lacrima che senti
scendere sulla guancia.
Portami rannicchiata nella tua ombra
se temi di avere freddo..
bevi me stessa.. se l’arsura asciuga la tua lingua..
Portami lì …
al centro della tua anima per stringersi..
e arrivare fino all’essenza..
accarezza le mie acque calme.
Portami a metà del petto per ballare stretti..
e raggiungere la bocca tra carezze e sguardi.
Portami nel profondo dei tuoi pensieri
dove le debolezze
si nascondono..
..cerchiamoci..il gusto dolce dei baci
Prendimi dove i tuoi occhi
accarezzano i resti di una vita
che si lega l’anima con le mie immagini…
Prendimi, amore dove c’è il ricordo..
in ciascuno dei tuoi sospiri
dall’alba della tua vita … e la mia.
Prendimi quando il desiderio brucia..
Prendimi.. avvolta nel tuo corpo,
lascia che i tuoi baci guariscono le mie ferite,
nelle tue mani sono argilla,
una stratiforme massa con ferite multiple ..
usa le tue mani..come scalpello
intaglia angoli della mia essenza,
legami in un’estensione
in un legame invincibile ..
sei legato alla mia vita dal giorno
in cui hai deciso di avvolgere
la mia anima martoriata con la tua..
© Tutti i diritti riservati
Prendimi..
E non si possono vedere le cicatrici tatuate sulla pelle..
tra le cuciture del cuore.
Perché restano nascoste sotto un sorriso
anche con gli occhi socchiusi nel buio
proprio come la luce filtra furtivamente i sogni,
soprattutto la luce della luna che ogni notte sussurra
note di una canzone in cui tutto è possibile,
e immaginando una danza sulle onde d’argento..
che ti porti lontano.
Nessuno vede queste ferite invisibili,
righe di ogni esperienza.
Da ogni maledetto silenzio.
Ogni carezza rubata.
Sogni incompleti.
Delusioni e tradimenti che ti schiaffeggiano…
ancorata al suolo come marmo..
mentre i piedi nudi vogliono ballare,
inciampare e continuare ad andare per quella stanza
vuota che a volte è la mia anima.
Nessuno vede le cicatrici..
strappi all’interno mentre si guarda senza capire perché,
aprendo gli occhi, come quando un bambino aspetta risposte,
Nessuno vede la frustrazione nei tuoi occhi,
La tempesta nel tuo oceano mentre stai zitta ad scoltare il silenzio,
in cui è sospesa l’ultima parola.
Ultime accuse interminabili che risuonano nel nostro cervello,
da dove si può ricordare, e ripetono una litania monotona,
mentre si guarda con gli occhi stanchi,
pieni di bui della vita e di mille delusioni.
E si sa, che ci si sente più.. forse più in profondità,
come un solco dell’aratro in terra arida,
dove ci si pone il risultato atteso, sorridendo.. tristemente .
Ascoltate i silenzi, che rendono l’aria tangibile e pesante
premendo i polmoni, come se si annegasse..
una voce masticata dentro ..nell’Anima…
Acqua salata che bagna le ferite ,
così amorevole accuratamente..insistentemente..
Amare confusamente e sbagliare,tra lacrime di polvere all’interno,
e, infine, sempre sopravvive…tornando a bagnare le guance..
trovare i pezzi di un Amore..cercarlo tra i ricordi..
tra carezze e baci per metterli di nuovo insieme
e far volare di nuovo libero il cuore…
E infine, come le acque di pioggia primaverile..
annullare le tempeste e..sorridere,
Che altro si può fare…
© A.D.G
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale █║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
– sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura – autrice)
Cammino lungo il mare di notte
acque alte sfiorano il ginocchio
sale che brucia da incertezza su
un arto sinistro amputato mozzato
depredato dalla mia anima gemella
di amore illimitato, odio rinunciato
mi inchino fino a sfiorare l’acqua
il sale da fuoco alle mie ossa mentre il vento ci soffia sopra
il sanguinare delle mie vene lava la sabbia e dentro il midollo,
tra le ossa non rimane nulla di più alzo il braccio, come per implorarti
a baciarmi come avevi fatto poco prima mentre
io ti tengo sul mio petto ansante tenuto prigioniero del
cuore in cui ti sei perso.. guardiamo il cielo
una vita che ci è passata davanti ti appoggi con la
testa sulla mia coscia mentre scendono lacrime brucianti
dei ricordi..
Il Vento è la voce del deserto
e ogni notte
sussurra i suoi desideri
alla sabbia infuocata e lei lo ascolta
docile silenziosa e sottomessa
lasciandosi plasmare
e modificando le sue forme
ogni volta che lui l’accarezza
docile o violento
calmo o infuriato caldo o gelido
ma sempre avvolgente e amorevole
Non so di quanti attimi è stata la mia vita
ma so che tanti li ho consumati
e pochi altri li ho vissuti.
Rinnego tutti quelli consumati,
e conservo tutti quelli vissuti con Te
in uno scrigno di cristallo purissimo…
Mi manca il più prezioso da vivere
quello del battito delle tue ciglia…(©G)
Le sue mani avvolgono affettuose le mie,
piuttosto incerte:
immergendo le sue labbra più a fondo nei miei capelli,
il fiato si è già fatto corto e la testa inizia a girare mi sussurra:
“Non ti muovere”.
Io inarco la schiena e buttando la testa all’indietro gemo contro il cuscino..
mentre le sue labbra poggiano al principio delle mie gambe,
mi sfiora soltanto,
io mi rilasso mi alzo con i fianchi
verso la sua bocca che ne raccoglie il contenuto con la lingua,
Lì dove risiede la passione..dimentico il mio odio
sorrido alla mia tristezza godendo ..
con le cosce che accarezzano sfrontate la tua faccia.
© Tutti i diritti riservati
Io sono il fuoco, io sono il pericolo,
io sono chi ti sta minacciando.
Non mi vuoi dentro di te,
mi cacci perfino da chi ti è
nelle immediate vicinanze.
Non mi permetti di scalfirti,
non riesco a turbarti,
non riesco ad avvicinarti
né a indurti in tentazione
o spaventarti.
Mi cacci, annulli (=esorcizzi)
la mia presenza,
ebbene trovo un altro modo
per lambire il tuo spazio,
per provare ad avvicinarmi.
Circondo il tuo spazio fisico,
insinuo la mia presenza attorno
e accanto a ciò a cui
ti rivolgi quotidianamente.
ce l’hai un sogno?? …
non nascondere mai i tuoi sogni …
non nascondere mai i tuoi occhi …
non piangere…
non sbiadire il tuo sogno …
magari il mio sogno è uguale al tuo …
e due sogni insieme diventano realtà …
Non dimenticate mai che la forza più potente sulla terra è l’amore.
sguardi che si incrociano …
mani che si cercano …
labbra che vogliono ma non possono …
labbra che possono ma non vogliono …
Perché non importa quante volte il cuore..
si è spezzato in pezzi di vetro, la mia anima è libera..
e quel piccolo mondo intorno a me si ferma
ti mi guarda in attesa di vedere come inciampare di nuovo su i miei passi,
Si sorride nascondendo quella sensazione che con forza ribelle
si domina a volte e che difficilmente si riesce a placare.
ti chiama fuori dentro e ti dice di correre,
mentre portano i piedi ad ancorarsi a un asfalto
sempre con la sensazione che esserne avvolta,
e che quando si capisce, che la vita non può essere
una attesa senza fine di rimanere con tante parole nelle bocca…
baci mai dati rimasti nei desideri in aria,
abbracciarsi nella solitudine della propria schiena…
illusioni lasciate abbandonate nei cassetti dei progetti dimenticati.
Da ogni risveglio i tanti sogni che si lasciano morire
in mattinata tra l’aroma del caffè e di raggi di un sole
che uccide le stelle e la luna fuori.
Si si guarda allo specchio, ci si vede dentro e ti senti promessa,
viva, come chi ha il respiro..
mentre si respira una boccata d’aria nei polmoni
che dona un ritmo più vitale nelle vene,giuro..
che nessuno può fermare.
Perché? non possono..no! nessuno può!.
© A.D.G
Urla
in note perfette ed acuti senza sbavature.
Si cade in ginocchio,
su abiti bianchi che tali rimangono,
nonostante la polvere.
Acqua salata, tiepida, poca per volta,
sgorga dai ricami di due specchi marron chiaro.
Solitudine scritta sulla pelle sempre più sbiadita,
come slavata da troppe cancellature leggere….ma troppe.
(A.D.G.)
Io credo che le foglie cadono,
perché si aspettano di andare in cielo,
e diventano stelle che illuminano il firmamento..
Poi.. si lasciano cadere..
perché la loro missione..
è quella di diventare gli ornamenti del cielo,
illuminando le ombre della notte,
creando percorsi per i viaggiatori che continuano a cercare i sogni.
E da allora, al crepuscolo,
in quel momento che il sole colorato d’arancio all’infinito,
riempiendo le nuvole di luci rosa e rosse..
si siede alle finestre o su una panchina ad aspettare…
…me..
in attesa..ancora .. con gli occhi spalancati,
come quando ero piccola e faticavo a rimanere sveglia..
mentre il sole lentamente ..
si nascondeva..
dietro la linea delle cose in sospeso,
lontano all’orizzonte, per poi..tuffarsi in un mare di riflessi colorati…
© A.D.G. (continua 2004)
Godi sulle ..
riflessioni sul tempo
che scorre lento
durante situazioni meravigliose..,
mentre …
troppo graditi o quando godi
della compagnia di chi ti ama,
mentri attendi..che ti accarezzi..
Godi sempre con ansia il momento che ti fa sua..
dove perdi il tempo,la realtà,
e riesci ad ascoltare solo le sensazioni
che il corpo ti invia alla mente..e gode..
ti trascina senza fatica…
in un tunnel illuminato
da tanti puntini colorati di luce..
e godi..di lui,di te stessa..
(da notti silenziose-A.D.G.)
Io…
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare…si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l’unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l’istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In…un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti…chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso…
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet*
Seppur “appartenente” a una sola persona
(allegra gioia),
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
FIAMMA PERENNE
of allegra.gioia
is licenced under a
Creative Commons License
Post n°211 pubblicato il 11 Maggio 2015 da allegra_gioia
Tag: allegra gioia
Ti ho vista.. ritagliata nello specchio della finestra.. illuminata dall’ultimo lampione che, sornione, ancora sfidava le prime luci dell’alba… quando hai voltato la testa verso di me, fermandola sopra la spalla, c’era una luce vivida nei tuoi occhi, indecifrabile, di sfida, di invito e di curiosità nel vedere cosa avrei fatto. Ho sentito il tuo odore mentre mi avvicinato a te, ho sentito la tua pelle liscia e delicata quando le mie mani hanno artigliato con forza i tuoi fianchi fino a conficcarci le unghie, ti ho vista piegarti in avanti quasi a voler nascondere, pudica, il volto alla luce di quel lampione, lasciando che i capelli scendessero liberi ai lati del viso, ho sentito le tue carni aprirsi mentre, lentamente, centimetro dopo centimetro, entravo in te e la tua schiena si piegava all’indietro facendoti risollevare la testa di scatto mentre i tuoi capelli, come lingue nere, cercavano il mio viso, ho visto le tue braccia alzarsi in alto e poi ripiegarsi all’indietro fino a poggiare le mani dietro la mia nuca e tirarla con forza per impedirmi di uscire da te. Così mentre ti prendevo venivo preso, mentre ti possedevo venivo posseduto.. in una fusione totale, dove non era più possibile capire dove finiva il mio corpo e iniziava il tuo.. in un’unica spirale di emozioni e passioni dove quelle di ognuno di noi erano il nutrimento per l’altro.. di una sete che non dissetava e una fame che non saziava.. © Già! * |
PECCATI INGORDI
TU.. NE DIVENTI SCHIAVO..PERDENDO LA MEMORIA, SENZA PIÙ..PASSATO..GODI..SFRONTATO, DI QUESTO PRESENTE..USANDO IL CORPO COME L’UNICO MEZZO PER GUSTARE.. PER FAR VIVERE..I SENSI COMPLETAMENTE, USANDO TUTTO QUELLO CHE L’ISTINTO.. TI SUGGERISCE..MENTRE UNITO A ME..TI SENTI ELEVARE IN UNA NEBBIA CALDA.. IN…UN PECCATO IMMORALE NASCOSTO AGLI OCCHI DI TUTTI…CHIUSO IN UN NODO STRETTO.. (PECCATI INGORDI-(A.D.G.)
Godi sulle .. riflessioni sul tempo che scorre lento durante situazioni meravigliose.., mentre … troppo graditi o quando godi della compagnia di chi ti ama, mentri attendi..che ti accarezzi.. Godi sempre con ansia il momento che ti fa sua..
dove perdi il tempo,la realtà, e riesci ad ascoltare solo le sensazioni che il corpo ti invia alla mente..e gode.. ti trascina senza fatica… in un tunnel illuminato da tanti puntini colorati di luce.. e godi..di lui,di te stessa..
(DA ..Notti Silenziose-A.D.G.)
Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
– sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura – autrice)
Tutti i desideri sotto le lenzuola
possono trovare una chiara manifestazione
senza, allo stesso tempo, compromettersi troppo.
Le tue fantasie più nascoste, infatti, possono
essere messe in bocca ad un’altra persona,
il semplicemente frutto della tua fantasia.
Il racconto che ti inventerai per il tuo partner
dovrà essere ricco di particolari e descrizioni
e il tono di voce con cui verrà raccontato deve restare basso
e fare ogni tanto delle pause.
Il ritmo lento, ma allo stesso tempo incalzante,
è la condizione necessaria per riscoprire il piacere della calma
e per abbandonare il ragionamento puramente logico
e passare ad un tipo di comprensione associativa.
Il particolare vincente? Il racconto delle imprese di una principessa
sedotta da un atletico principe: questo particolare,
infatti, non è che la rappresentazione in immagini
dell’istintività latente in ciascun uomo.
Ci sono parole, frasi ed espressioni che
richiamano l’intimità di coppia più profonda ed eccitante.
Sono, in generale, quelle parole dolci che richiamano
alla mente le primissime fasi dell’innamoramento,
quelle indimenticabili. Forse non ne sei cosciente,
ma le frasi d’amore hanno l’obiettivo di inviare
messaggi rilassanti a livello celebrale contribuendo
a farci rivivere l’euforia dei momenti passati.
Le parole, infatti, sono importanti armi evocative
capaci di scindere la realtà e di farci vivere
focalizzati sul quello che stiamo
percependo in quel momento.
Sono sempre i sogni
a dare forma al mondo
Sono sempre i sogni
a fare la realtà
Io non lo so
se è così sottile
il filo che ci tiene
Io non lo so
che cosa manca ancora
Io non lo so
se sono dentro o fuori
se mi metto in pari
so che ogni lacrima è diversa
SCHIAVA D’AMORE
Incontro casuale d’ali di falene,
d’anime notturne, ombre della mente,
rapita da due lune, lusinghe d’acque chiare,
da occhi di possesso, fessure di parole,
il tempo non staziona, avanza sui binari
diretti di uno sguardo, di un sì senza pensare
e cade,
un fùlmine d’amore,
di perle d’oltremare,
una grandine sul cuore,
– hm, non so, ti seguo? –
è il viaggio dell’inconscio,
è la pioggia sul confine,
sul limite isolato,
d’un deposito nel buio
e lùccica il pensiero, bagliori alla deriva,
una ragione fuggitiva, una gitana senza asilo,
riscatto nella vita, rincorsa mia comèta,
sconvolta tuoni – gemi, in cenere mi muori,
nell’abbrànco repentino, una presa netta a scatto,
nella gabbia di uno sguardo, d’una belva inferocìta
e scuote,
un vòrtice di voglie,
la frana d’inquietudini,
d’appelli spaccacuore,
– ma aspetta, che fai? –
è la terra dell’incerto,
è la follia più sottopelle,
fra i vetri d’una fabbrica,
d’una lente d’illusioni
e sfòlgora il cantiere, un sogno di colori,
d’un’agonia celeste, un intrigo surreale,
smarrita tra i cristalli, occhi di mille gatti,
ritagli di finestre, d’albori variopinti,
il silenzio si trascina, si lamenta tra i residui
solitari dei miei passi, degli specchi frantumati
e sale,
lo stràscico dell’ansia,
il corteo di strani sìbili,
di ombre in coda d’occhi,
– ehi, ma dove sei? –
è la smania del silenzio,
è l’attesa ferma immobile,
d’un abbraccio di difesa,
di un’ermètica crisalide
ma ora il bòzzolo si stringe,
e un bocciòlo già si schiude,
mia anima, mia smania
sei un vizio
Eri ..
fermer, trop ..
assez pour sentir que vous réchauffé par l’amour ..
Alors que ..
Je suis loin de vous, vos yeux, surpris blessés,
me suivre .. ce fut suffisant pour être en mesure de faire entièrement confiance ..
E..
J’ai commencé à me déshabiller .. My Soul .. en me laissant guider par vos yeux ..
Le faites vous ..
J’ai laissé près maintenant .. certains de ce que vous vouliez de moi ..
Mi ..
vous soufflez sur votre visage .. Je donavi votre sourire .. tandis que vos mains ..
Je …
glissa sur la poitrine .. lent .. trop lent .. moments .. transformés
en quelques minutes .. et je immobile en attendant d’entendre, d’entendre la voix de mon corps ..
traduire ses messages mixtes, pour pouvoir faire entièrement confiance ..
E. ..
divinire une femme .. et .. ouvrir votre sexe tourner sur moi que .. que ..
porte .. qui s’ouvre avec une clé unique .. et il est en votre possession ..
Appuyez sur ..
sage .. mon âme .. caressant sa coquille si difficile pour quiconque de jamais ..
à travers les membranes de mes muscles, nerfs .. jusqu’à être en mesure de passer à travers mes veines ..
entre le sang qui chauffe à venir dans les plis du cœur le réveiller de sa léthargie
de sa stupeur d’un sommeil profond ..
Êtes-vous …
maintenant sur ma peau .. ignorent pas en mesure de comprendre ce qui se sent .. pendant que vos doigts ..
glisser sur humide savoir ce qu’il faut rechercher, ce qu’ils veulent entendre ..
Voulez-vous …
aller plus loin .. à la recherche de fissures à explorer, curieux, avide,
Utilise …
lèvres, maintenant incertain, surpris par mon acquiescement, l’acquiescement, la complaisance,
condescendance, la docilité, la patience, la douceur, la soumission.
Alors …
Je veux .. donc .. vous voulais vous étiez une femme .. qui cache la femme,
inculquer âme .. derrière le cœur ..
Je …
garni, maintenant juste de ma gorge …. ingordizia tandis que le désir d’avaler plus de
que je peux … Avez-vous besoin fort, maintenant condamné à un manque de retenue et maintenant plus
sans contrôle de moi-même ..
Vous ..
vous devenez un esclave .. perdre sa mémoire, pas plus .. le passé .. profiter .. effronté,
ce .. ce en utilisant le corps comme le seul moyen de profiter ..
de vivre .. sent complètement, en utilisant tout ce que l’instinct ..
proposera .. alors attaché à moi .. vous vous sentez une augmentation dans la brume chaud ..
Interviewer .. une mauvaise immoral caché à tous les yeux … enfermé dans un noeud serré ..
(Sins gourmand (A.D.G.)
Desidero che le più forti sensazioni..
che la mente percepisce chiuderle tutte in un porta gioie..
perché di questo sono fatte queste sensazioni
di ricchezze come gioielli pezzi unici creati da un Anima illustre ..la mia..
Un anima modellata con sapienza dal vento
riuscito a farsi spazio
tra le insenature nascoste agli occhi di chiunque..e nell’aria…
spingerle fino al fiume, alla sua forza, alla sua corrente…
per tornare a cercarli quando il tempo diventa avaro
di sensazioni tra la mia carne e poterci rovistare dentro,in cerca di amore..
a caccia di pezzi di me di come ero..
di come vorrei tornare a trovarmi..viva..totalmente..viva..
(Le Vie dell’Anima-(A.D.G.)
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all’anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l’immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da…Emozioni Rubate-A-D.G.)
Ti avvicini.. lento..troppo lento.. mi guardi con espressione.. ingorda..possessiva..padrone.. quasi odioso.. mi raggiungi ..mentre dal tuo viso.. nasce un sorriso..che piega le labbra.. allunghi le braccia verso le mie nude spalle.. mentre le tue dita..sulla mia pelle.. sembrano… danzarci sopra..arrivi ai gomiti, li sollevi..mentre il mio seno si offre alto al tuo sguardo.. e ti nutri goloso,mordi,lecchi…succhi..fino a farmi male.. cattivo ..malvagio..mi trascini a terra.. e entri nella mia carne, senza usare altro che te stesso.. senza..aspettare,chiedere,essere invitato, e vivi dentro di me..in quel profondo profumato di donna.. dove lasci il tuo succo..le tue emozioni..te stesso.. ogni volta ..per rinascere insieme .. (da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Donna gitana dal cuore zingaro
donna di tutti e donna di nessuno
catturata senza reti e legata senza catene
affamata d’amore e spaventata da quella fame
sferzata dalla ragione e torturata dal cuore,
Sono leggeri e profumati i tuoi petali
Affilate le spine che penetrano la carne.
Come vento scompiglierò i tuoi capelli
Accarezzerò il tuo viso
Entrerò sotto le tue gonne
Per scivolare sulla tua pelle.
berrò i tuoi occhi,
e mangerò la tua bocca
sentirò i tuoi seni
schiacciati sul mio petto
e il tuo respiro caldo sul collo,
disegnerò con gli occhi le tue forme
e plasmerò il tuo corpo con le mani,
dipingerò la tua pelle
con i pennelli del desiderio,
per saziare e col tuo sapore
quella fame e quella sete
che non cesseranno mai.
Post n°376 pubblicato il 11 Maggio 2015 da allegragioia78
Tag: allegra gioia
Mi raccontasti… sentivi il fuoco Ma..tu che ne sai.. come le mani di un pianista ogni tuo centimetro, diventare il tuo mentre i nostri le nostre e..eravamo noi nello stesso tempo.. Già! |
Nickname: allegragioia78
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Sesso: F Età: 4 Prov: RM |
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all’anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l’immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da…Emozioni Rubate-A-D.G.)
allegra gioia © Copyright 2013
Eri..
vicino,troppo..
tanto da sentire il tuo odore scaldato dall’amore..
Mentre..
mi allontanavo da te, il tuo sguardo,sorpreso ferito,
mi seguiva..è bastato questo per riuscire a fidarmi completamente..
E..
ho iniziato..a spogliare la mia Anima..lasciandomi guidare dai tuoi occhi..
Ti..
ho lasciato avvicinare..certa ormai di quello che desideravi da me..
Mi..
soffiavi sul viso..mi donavi il tuo sorriso..mentre le tue mani..
Mi…
scivolavano sul seno..
lente..troppo lentamente..attimi..trasformati in minuti ..e io immobile in attesa
di udire,sentire, la voce del mio corpo..
tradurre i suoi messaggi confusi,per riuscire a fidarmi completamente ..
E…
divinire una femmina..e aprirmi al tuo sesso..trasformarmi..in quella
unica..porta..che si apre con un unica chiave..ed è in tuo possesso..
Tocca..
saggia..la mia Anima..accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell’insieme delle membrane dei miei muscoli ,nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei…
ora sopra la mia pelle..ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi…
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi…
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza, acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi…
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all’Anima..dietro il cuore..
Io…
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare…si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l’unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l’istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In…un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti…chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso…
E tutto succede sempre quando la vita
ti pone ad un incrocio e non sai mai se è meglio andare avanti o restare fermo.
E spesso la decisione giusta è quella che appare
meno ovvia e mentre mi sfioro la caviglia
mi baci sulla bocca e ti ricordo che ti sono
riconoscente perché tu quella sera hai scelto
me tra corpi,sguardi e labbra tu quella sera
hai scelto me e nonostante sia passato tanto
tempo ancora tu con i miei pregi e i miei difetti
hai scelto me non do’ mai nulla per scontato
neanche il buio al termine del giorno non sono immune
Sciocca.
Non hai capito a cosa saresti andata incontro…
Eppure era così…limpido…in quello specchio di riflessioni.
Ed ora l’anima
urla in un’agonia di lame e spine
attanagliata da paure
intrecciate
in rovi velenosi,
in una valle
di lacrime
rosse come sangue.
No,non solo gli occhi sanno piangere.
E’ quella bambina, che urla.
Quella principessina con le ali da fata
e la coroncina di plastica in testa.
Urla di terrore, lei si.Lei può.
Guarda uno specchio è grida
tutto il male che sente.
Soffocata, muore tra le sue stesse urla..
No.Questa solitudine è reale perché…giusta?
Cristo…E pensare che…vorrei solo scappare.
Ma è il mio coraggio maledetto e perverso a tenermi qui
a guardar in silenzio
quella bambina
morire
soffocata
dalle mie stesse mani…
dalle sue stesse urla.
(A.D.G.)
Cammini, di nuovo un passo davanti all’altro, ma non riesci a distaccarti da quell’immagine, dalla sensazione che l’accompagna.
Puoi andar via, non pensarci più, però sai che quel sasso rimarrà lì.
Ti giri ed osservi il piccolo lago.
E’ immobile.
Forse è stato solo un sogno quel tuo ragionare sul sasso e la tua vita.
E’ stupido, non ha senso, ti vergogni di ciò
che provi e molto probabilmente sei diventato matto e non lo sai.
Ma è l’istinto di un attimo.
Torni indietro anche se non sai che fare.
Potresti toglierti le scarpe, entrare nell’acqua,
rabbrividire al suo contatto e calcolata la distanza
affondare le mani per cercare di ritrovare il tuo sasso.
Uno sguardo al cielo, ti ripeti che sei pazzo
e che non sei certo di poterlo tollerare.
Lasciarlo sul fondo o riportarlo in superficie?
Il cammino è fatto di strani incontri
e dipende da noi comprenderne il valore.
Tu, la tua vita ed un sasso bianco.
” Ero io. Ero nebbia, opaca, incorporea, fluttuante sui tasti d’avorio di quello strumento. Si, strumento perchè mezzo di espressione, di ogni piega incandescente che la mia anima prendeva.
Le mie mani, volavano come farfalle, così fragili ed esili, battendo a ritmo su quelle parole difficili da capire, per molti…Parole, senza lettere, cariche di tutti i significati conosciuti. Senza confini, parole senza barriere, perchè slegate ,dal linguaggio.
Ed io. Io avevo avuto il dono di saperle usare. Io, sapevo farle scivolare via, pulite e intatte, da me. Senza macchia, senza corruzioni, nascevano da quegli arti che erano i miei, che conoscevo come tali, specchio di una malattia che mi avrebbe uccisa. Erano rami secchi e pallidi, di un albero troppo giovane, cui l’inverno aveva strappato via la vita ed il calore.Mi nutrivo delle emozioni che la mia musica evocava. Il mio sangue, erano quelle note. I miei respiri, scanditi dalle pause tra una battuta e l’altra.
Ero io.
Ero fragile.
Ero condannata. Ma non era più tempo di paura, per me.
Non temevo più l’inevitabile.
Ero immersa in una quiete rassegnata, fredda, tagliata via.
E quella musica…sapeva consolarmi anche laddove non ce n’era più bisogno.
Alcuni l’avrebbero chiamata “follia”, ribattezzando con quel meschino nome, i miei sentimenti, i miei coscienti vaneggiamenti. E sebbene non facessi alcunchè per impedire loro di credere ciò che volevano, dentro quel cuore che ancora indugiava in lenti battiti, sentivo una pena, un rammarico.
Sentivo un rimorso. Mi prendeva la gola, me la chiudeva in un nodo che poteva sciogliersi solo in lacrime. Avrei voluto essere più banale, di quanto in effetti non fossi. Avrei voluto essere come le persone che osservavo. Come le protagoniste di certi libri che avevo letto, negli interminabili pomeriggi che passavo in compagnia di un fuoco spento, mentre il gelo mi entrava nelle ossa rendendole rigide, quasi di ghiaccio…ed a volte, temevo che solo alzandomi in piedi, le avrei mandate in frantumi, insieme alla mia scarsa capacità di movimento.
Avrei voluto chiamare le cose con nomi comuni, senza mai lettere maiuscole all’inizio. Avrei voluto accontentarmi di conoscere anche le ridicolaggini, in grado di riempire tante vite…non la mia.
Ero io. Ero bianca. Ero in attesa, di ricominciare a vivere.”
Il tempo passa..
su..tutto di noi..
tra la pelle del viso..
tra le pieghe del corpo..
ci appanna..lo sguardo..
ci trascina verso..l’ignoto..
verso il viaggio sconosciuto..
Mentre..tutto cambia..attorno..
nessun..tempo..silenzioso..rumoroso..
può nulla contro i ricordi del cuore..
le storie più cariche di passioni..
il tempo..passa..l’amore no..
Noi..rimaniamo..come ci ricordano..gli altri..
Il tempo..fugge..lasciando dietro di se..
i nostri passi..le parole..ascolta..
questo tempo ora ti parla di me..
(da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Sono una maledizione i tuoi capelli
che mi avvolgono come lingue nere,
sono una maledizione i tuoi occhi
che mi lasciano affogare in un mare senza fondo,
è una maledizione il tuo collo in cui affondare i denti
e sentire sulla lingua le tue vene che pulsano,
è una maledizione il tuo seno,
quando sei d’avanti a me
con le mani dietro la schiena e mi fissi sfrontata,
con la sua pelle liscia e profumata la sua forma perfetta
i suoi capezzoli viziati e sfacciati,
è una maledizione il tuo seno
da annusare schiaffeggiare stringere graffiare leccare succhiare mordere,
è una maledizione sentirti gemere dal dolore
mentre io godo dal piacere di usarti come voglio,
è una maledizione la tua bocca
che si riempie del mio desiderio
e lecca e succhia fino a nutrirsi della mia anima
chiedendomi di tenerti le mani
dietro la nuca senza smettere di guardarti negli occhi,
e ancora sono una maledizione quegli occhi
che mi scrutano rubando al viso ogni frustata di piacere
che la tua bocca riesce a darmi,
è una maledizione il tuo ventre
che si avvicina
ondeggiando silenzioso come una serpe verso la sua preda,
sono una maledizione le tue cosce quando si aprono per accogliermi,
è una maledizione la tua vulva
che si apre come un fiore ai raggi del sole
mostrando il suo frutto nascosto rosato e lucido
e poi si richiude sul mio sesso come una pianta carnivora
per vincerlo con le sue contrazioni
sempre più forti e accelerate fino a farlo esplodere
per nutrirsi della sua linfa vitale.
Sei una maledizione
TU che hai violentato la mia mente e l’hai incisa col seme nero
del desiderio più sfrenato e osceno e con il suo veleno stregato
mi fai volere tutto questo solo da Te
(————G._________-)
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Vivo ora,
qui, con la sensazione
che l’universo è straordinario,
che niente ci succede per caso e che la vita
è una continua scoperta.
E io sono particolarmente fortunata
perché, ora più che mai,
ogni giorno è davvero un altro giro di giostra..
Dagli errori si impara.
Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto, gustoso, succulento.
Sono pietanze raccapriccianti, eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative, quella nausea sembra…Appetitosa.
E non aspettiamo altro. Non facciam che inventarci nuovi modi per darci un senso, e nutrirci di quel putrido veleno.
Poi, quando per un po’ siamo sazi, piangiamo. Ci abbandoniamo alla crisi d’astinenza che segue, con lacrimosa gioia.
Non ha senso, in effetti. Eppure è così che funziona.
E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia. Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.
Ma più fa male, più siamo contenti. O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.
Non è da capire.
E’ da accettare.
E si. Sono una fottuta arrogante. Me lo posso permettere.
Ci sono volte in cui vorrei avere la forza di uccidere con le parole.
Non mi servirebbero armi.
No, non è per niente banale.
Ma tanto è solo questione di tempo. Imparo ogni giorno qualcosa di più.(A.D.G.)
Post n°367 pubblicato il 11 Maggio 2015 da furia19781
Tag: allegra gioia
Godi sulle .. troppo graditi o quando godi dove perdi il tempo,la realtà, ti trascina senza fatica… Già! |
Nickname: furia19781
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Sesso: F Età: 3 Prov: RM |
* PS-Non -accetto-..
richieste di amicizia..
non cerco confidenti..
non cerco..amanti..
non cerco complicità..
Sono completamente
SAZIA..avvisati!
“Una ragazza dovrebbe essere due cose:. Classe e favolosa”
(Coco Chanel)
Creato da: guerrieradelmondo il 31/03/2012
E Dio mi fece donna,con capelli lunghi, occhi,naso e bocca di donna. Con curve e pieghe e dolci avvallamenti e mi ha scavato dentro, mi ha reso fabbrica di esseri umani. Ha intessuto delicatamente i miei nervi e bilanciato con cura il numero dei miei ormoni. Ha composto il mio sangue e lo ha iniettato in me perché irrigasse tutto il mio corpo; nacquero così le idee,i sogni,l’istinto Tutto quel che ha creato soavemente a colpi di mantice e di trapano d’amore, le mille e una cosa che mi fanno donna ogni giorno per cui mi alzo orgogliosa tutte le mattine e benedico il mio sesso. (G.B.)
|
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet* Seppur “appartenente” a una sola persona ABITANTE DI SPAZIO is licenced under a Attribuzione- Non commerciale – Non opere derivate 2.5 Italia. Demoni e meraviglie ~ Jacques Prevert ~ Il mio occhio s’è fatto pittore ed ha tracciato ~ William Shakespeare ~ Ag.Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori) – sezione-(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura – autrice) L’elaborazione ipertestuale è protetta dal diritto d’autore. Sarà perseguita ogni riproduzione non autorizzata,ai sensi della Legge 22 aprile 1941 n. 633. http://blog.libero.it/abitantedispazio *Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet* (allegra gioia), questo è uno dei blog scritti a più mani, ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati. GUERRIERA DEL MONDOcogito_ergo_sum C’era una volta, in un grande Castello una bellissima principessa… a cui avevano insegnato dalla più tenera età a combattere con le vesti di una Guerriera del Mondo aveva imparato a sconfiggere i draghi e le ingiustizie del mondo, ad indossare le pesanti armature ed ad usare la spada, Anche se tutto era cambiato e nulla più era e sarà come nei libri, ogni giorno la nostra principessa doveva ricordarsi di esser tale, doveva ricordarsi di amarsi, di aver cura di se stessa.. Perché nelle favole, non bisogna mai smettere di crederci con e gioia sempre -E,CHE LA LUCE COPRA LE OMBRE- (31 mar 2012/A.D.G.) È qui che la solitudine prende il sopravvento, una solitudine che seppur non desiderata è pur sempre preferita al rumore, procurata perché prima o poi era inevitabile per esplorare e ascoltare il nostro animo. Dalla solitudine scaturisce l’esplorazione interiore, la ricerca di sé e la ricerca di ciò che ci manca per essere completi: il punto di arrivo della nostra ricerca sarà l’amore. Mentre ci sentiamo incompresi e imprigionati in quella cella fredda e inospitale, troppo stretta per i nostri progetti lungimiranti, ecco che sobbalza l’amore che ci fa evadere e legittima tutti quei pensieri tanto a lungo censurati e celati al nostro cuore. Cominciamo a sentire la necessità di qualcosa al di fuori dalle cose ordinarie quando il nostro animo vuole percorrere la strada da solo, senza i vani e comuni divertimenti, senza le futili e stereotipate amicizie, senza la chiassosa baldoria, fuori da tutto e da tutti. Proprio quando ci sentiamo in grado di oltrepassare i limiti della conoscenza, di andare oltre gli schemi, oltre le persone e i pensieri comuni, proprio quando ci sentiamo sul punto di volare, ci sentiamo mancare il fiato e ci accorgiamo di possedere delle ali invisibili, potenzialmente in grado di farci volare, ma che, a causa della loro inconsistenza, non ci fanno elevare nemmeno di un centimetro, e la consapevolezza di non sapere, la consapevolezza di essere troppo limitati per potere volare in alto, questa consapevolezza è ancora più frustrante. I nostri sogni ci spingono a battere le ali per librarci nei cieli della conoscenza e dell’amore, ma è proprio questo a non darci la spinta a non toglierci i freni inibitori, e , a cagione di questa debolezza, non riusciamo a prendere in volo. allegra gioia“il sacrario della vita”, la sua essenza, per l’affinità spirituale di due anime che si ricongiungono: “Quando la mano di un uomo tocca la mano di una donna, entrambi toccano il cuore dell’eternità.” *La storia umana ci insegna a ricordare l’idee e non l’uomo, perchè l’uomo può fallire. L’uomo può essere catturato, ucciso o dimenticato, ma le sue idee no! Un idea può davvero cambiare il mondo. Io sono testimone diretta della forza dell’idee. Ho visto gente uccidere per un’idea o per conto di essa. Li ho visti morire per difenderle e sostenerle”. L’idea è un po’ come il trascendentale, non la si può spiegare sempre in termini razionali. L’idea è forte perchè in essa implode la forza del creato, forse anche quella del Creatore. Non si può baciare un’idea, non puoi toccarla, ne abbracciarla. Le idee non sanguinano, non provano dolore, le idee non amano. Le idee non muoiono… Il vero amore non lascia tracce Come la bruma non lascia sfregi Oltre le finestre nel buio Il vero amore non lascia tracce E molte notti resistono ~ Leonard Cohen ~ Post n°454 pubblicato il 11 Maggio 2015 da guerrieradelmondo
Tag: allegra gioia
Io..sono una prigioniera fragile con la stanchezza costante sotto le mie palpebre.. in questa simile realtà che oggi posso solo sognare è un male che mi tormenta con emozione dove la mia carne riflette aspettando ingorde carezze… C’era una bambina in me che amava il suo corpo e lo nascose per essere solo e lontano da chiunque.. E sapevo allora che la tua luce.. rabbia silenziosa e cruda costante usa discordia per vivere, una volta all’interno della mia esistenza.. Oggi, solo noi, faccia a faccia, chiudendo gli occhi.. solo con il tuo tocco.. provo la sensazione di riconoscerti nell’Anima.. (Continua…) Già!
|
Le sue mani avvolgono affettuose le mie,
piuttosto incerte:
immergendo le sue labbra più a fondo nei miei capelli,
il fiato si è già fatto corto e la testa inizia a girare mi sussurra:
“Non ti muovere”.
Io inarco la schiena e buttando la testa all’indietro gemo contro il cuscino..
mentre le sue labbra poggiano al principio delle mie gambe,
mi sfiora soltanto,
io mi rilasso mi alzo con i fianchi
verso la sua bocca che ne raccoglie il contenuto con la lingua,
Lì dove risiede la passione..dimentico il mio odio
sorrido alla mia tristezza godendo ..
con le cosce che accarezzano sfrontate la tua faccia.
© Tutti i diritti riservati
Amore e sangue
Maledetta fame.Io la odio.Non quella nel mondo, no.Non ho la minima intenzione o voglia , di andare tanto oltre…No.No, odio proprio la mia.
Scoppiare in lacrime e singhiozzi infantili solo per una scena di un film.
Ridere senza occhi.Solo con quelle labbra non troppo rosse.
Quel viso di specchio, così graziosamente bravo ad uniformarsi alle circostanze… Ai volti riflessi. Ovvio che piacerà.
Se c’è vento o invece no, a te non cambia nulla. A te che hai bisogno di vedere segni. Di vedere speranze e sogni.
Che ci siano nuvole a coprire il cielo o che non ce ne sia nemmeno una, saprai sempre cosa vorrà dirti.
Una cantilena stonata, ma così stranamente piacevole…Quasi irritante.Ce l’hai sempre in testa. Qualunque cosa tu stia facendo.
Non ne posso più. Non ne posso più lo giuro. Sh…! Segreto… nascosto bene.Si,non lo troveranno mai. Troppo belli e uguali i sorrisi che lo celano.
Ed ho smesso di chiedermi a cosa serva aspettare. A cosa serva sperare. Le speranze sono per i coraggiosi. Quindi basta domande.
Basta simboli e significati nascosti, probabilmente inventati per darsi un senso.
Basta girarsi dalla parte sbagliata per non guardare chi ama.
Eppure…
Qualunque cosa tu faccia, avrai sempre sonno dopo un po’.
Fino a che deciderai di averne tanto da non volerti più svegliare.
Amarezza…quieta. Non ci si pensa troppo.
In fondo, non ha poi così importanza..
No.Sbagliato.L’importanza ce l’ha eccome. Solo che è preferibile ignorarla.
Sono già così tanti i pensieri nella nostra mente,
le domande che ogni mattina ed ogni notte si annidano e scavano dentro di noi.
Perchè mai perdersi in tali banali constatazioni?
Non è forse ovvio, cosa ci circondi? Non è palese la ridicolaggine di costoro?
Si, confesso che fa rabbia. Confesso che ne fa ancora di più, perchè di errori sulle spalle,
ce ne sono troppi e troppo infanitili e stupidi, per poterli permettere…( Almeno, ora non più. )
Piccolezze di ogni giorno, tra cui si nascondono fastidiose spine…
Se solo tutto apparisse, non fosse, ma solo SEMBRASSE per quel che è…Più semplice…facile.
Se solo avessi fatto tutto al contrario…Se solo…fossi, al contrario…
Lei non si era mai sentita se stessa. Non sapeva cosa significasse. Era persa in uno stato di incoscienza che la rendeva schiava.
Non le parole, non i consigli, non i giudizi, riuscivano a risvegliarla.
C’era vita in lei. Tanta da scoppiare. Ma nessuno spiraglio per permetterle di esprimersi.
Lacrime, inutili e banali. Dovute al nulla, ma copiose e prepotenti.
Poi più nulla. Nulla. Nemmeno le parole bastarono più.. Divennero ripetitive e scontate. E lei le odiò come sentiva di odiare molto altro.
Bugie, erano il suo pane. Bugie per sopravvivere, per non uccidere. Rabbia, sopita ma presente, ad avvelenarle l’appetito.
(A.D.G.)
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Mi nutrivo delle emozioni che la mia musica evocava.
Il mio sangue, erano quelle note.
I miei respiri, scanditi dalle pause tra una battuta e l’altra.
Ero io. Ero fragile.
Ero condannata.
Ma non era più tempo di paura
Alcuni l’avrebbero chiamata “follia”, ribattezzando con quel meschino nome,
i miei sentimenti, i miei coscienti vaneggiamenti.
E sebbene non facessi alcunché per impedire loro di credere ciò che volevano,
dentro quel cuore che ancora indugiava in lenti battiti, sentivo una pena, un
rammarico.
Sentivo un rimorso.
Mi prendeva la gola,
me la chiudeva in un nodo che poteva sciogliersi solo in lacrime.
Avrei voluto essere più banale, di quanto in effetti non fossi.
Avrei voluto essere come le persone che osservavo.
Come le protagoniste di certi
libri che avevo letto, negli interminabili pomeriggi che passavo in compagnia di un
fuoco spento,
mentre il gelo mi entrava nelle ossa rendendole rigide, quasi di ghiaccio…ed a
volte, temevo che solo alzandomi in piedi, le avrei mandate in frantumi, insieme
alla mia scarsa capacità di movimento.
Avrei voluto chiamare le cose con nomi comuni, senza mai lettere maiuscole
all’inizio. Avrei voluto accontentarmi di conoscere anche le ridicolaggini, in grado di
riempire tante vite…non la mia.
Ero io. Ero bianca. Ero in attesa, di ricominciare a vivere.”
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet*
Seppur “appartenente” a una sola persona
(allegra gioia),
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
(x WEB)
Le ceneri della mia pelle
si perdono nelle terre senza padre
tra i Sentimenti e il Desiderio selvaggio
che soggiorna tra il buio più profondo,
tra i vaghi ricordi dispersi nell’Oblio.
La notte si ciba del volto della luna,
Ladra dei miei sogni,
Odo grida strazianti di Dolore.
la tristezza è terrorizzata da illusioni antagoniste.
Sento Morto in bocca l’ultimo tuo bacio,
sento graffiarmi l’Anima
dal furioso incendio
di una carezza lasciata da vecchi fantasmi.
La mia ombra alla luce all’alba cerca di dimenticare,
trascinando il sangue sacrificato per amore.
mentre miei timpani frantumati
non ricordano il battito del mio cuore.
Cerco cibo
il più gustoso,condito dalla mia Tristezza,
unica fonte
del mio Odio.
© Tutti i diritti riservati
Ad occhi chiusi l’Anima che tace..
In un concetto di amore,
in brandelli di un sogno,
un’amica che non capisce
le mie lacrime che squarciano il silenzio
con il loro grido sordo che sono il rumore di fondo,
Fisso lo specchio
anatomia di immagini
che si confondono in un unico grido d’amore e follia.
e affondo il mio Odio nell’anima ,
come la punta di un ferro incandescente,
e sento liberare animo e sensi
che si schiudono al desiderio dell’amore per te,
più grande di quello che è, come uno specchio deformante.
desidero solo che torni da me che sia di nuovo mia,
IO,
perscrutabile anima,
E
io sono certa che, un giorno,
vedrò il suo volto e riuscirò a toccarlo.
© Tutti i diritti riservati
Nickname: allegra.gioia
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Sesso: F Età: 3 Prov: RM |
L’Arciere
vede il bersaglio sul percorso dell’infinito,
e con la Sua forza vi piega affinché
le Sue frecce vadano veloci e lontane.
Lasciatevi piegare con
gioia dalla mano dell’Arciere.
Poiché così come ama la freccia
che scocca, così Egli ama anche
l’arco che sta saldo.
(Gibran)
Post n°1609 pubblicato il 11 Maggio 2015 da allegra.gioia
Tag: allegra gioia
Sento l’odore della pioggia. Osservo attenta e dispettosamente.. Ma non lo faccio. Nessun incantesimo, nessuna magia, senza rituali, © A.D.G. Già! |
Conoscenza, consapevolezza, ben-essere
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Se Credi Sei Un Vincitore
Stuff and things.
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Questioni Di Cuore
_non si può comandare il cuore_
allegra gioia sempre
If sarcasm and self deprecating humour were an Olympic event I'd definitely qualify.
Original Pictures from Nouvelle Aquitaine
This is not my mother's motherhood…..
Film photography and stories of a gypsy-hearted expat
Fragments of a Curious Mind
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EVERYTHING YOU ALWAYS WANTED TO KNOW ABOUT GENDER BUT WERE TOO AFRAID TO ASK
Horses. Riding. Life.
I have issues. So do you.