FIAMMA PERENNE
UN VERO AMORE È COME UN FUOCO A FIAMMA PERENNE: UNA FIAMMA CHE SI ELEVA AL CIELO E NON SI SPEGNE MAI, QUALUNQUE SIA IL VENTO CHE LE PASSA ACCANTO.
*
E non si possono vedere le cicatrici tatuate sulla pelle..
tra le cuciture del cuore.
Perché restano nascoste sotto un sorriso
anche con gli occhi socchiusi nel buio
proprio come la luce filtra furtivamente i sogni,
soprattutto la luce della luna che ogni notte sussurra
note di una canzone in cui tutto è possibile,
e immaginando una danza sulle onde d’argento..
che ti porti lontano.
Nessuno vede queste ferite invisibili,
righe di ogni esperienza.
Da ogni maledetto silenzio.
Ogni carezza rubata.
Sogni incompleti.
Delusioni e tradimenti che ti schiaffeggiano…
ancorata al suolo come marmo..
mentre i piedi nudi vogliono ballare,
inciampare e continuare ad andare per quella stanza
vuota che a volte è la mia anima.
Nessuno vede le cicatrici..
strappi all’interno mentre si guarda senza capire perché,
aprendo gli occhi, come quando un bambino aspetta risposte,
Nessuno vede la frustrazione nei tuoi occhi,
La tempesta nel tuo oceano mentre stai zitta ad scoltare il silenzio,
in cui è sospesa l’ultima parola.
Ultime accuse interminabili che risuonano nel nostro cervello,
da dove si può ricordare, e ripetono una litania monotona,
mentre si guarda con gli occhi stanchi,
pieni di bui della vita e di mille delusioni.
E si sa, che ci si sente più.. forse più in profondità,
come un solco dell’aratro in terra arida,
dove ci si pone il risultato atteso, sorridendo.. tristemente .
Ascoltate i silenzi, che rendono l’aria tangibile e pesante
premendo i polmoni, come se si annegasse..
una voce masticata dentro ..nell’Anima…
Acqua salata che bagna le ferite ,
così amorevole accuratamente..insistentemente..
Amare confusamente e sbagliare,tra lacrime di polvere all’interno,
e, infine, sempre sopravvive…tornando a bagnare le guance..
trovare i pezzi di un Amore..cercarlo tra i ricordi..
tra carezze e baci per metterli di nuovo insieme
e far volare di nuovo libero il cuore…
E infine, come le acque di pioggia primaverile..
annullare le tempeste e..sorridere,
Che altro si può fare…
© A.D.G
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Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
– sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura – autrice)
Cammino lungo il mare di notte
acque alte sfiorano il ginocchio
sale che brucia da incertezza su
un arto sinistro amputato mozzato
depredato dalla mia anima gemella
di amore illimitato, odio rinunciato
mi inchino fino a sfiorare l’acqua
il sale da fuoco alle mie ossa mentre il vento ci soffia sopra
il sanguinare delle mie vene lava la sabbia e dentro il midollo,
tra le ossa non rimane nulla di più alzo il braccio, come per implorarti
a baciarmi come avevi fatto poco prima mentre
io ti tengo sul mio petto ansante tenuto prigioniero del
cuore in cui ti sei perso.. guardiamo il cielo
una vita che ci è passata davanti ti appoggi con la
testa sulla mia coscia mentre scendono lacrime brucianti
dei ricordi..
Il Vento è la voce del deserto
e ogni notte
sussurra i suoi desideri
alla sabbia infuocata e lei lo ascolta
docile silenziosa e sottomessa
lasciandosi plasmare
e modificando le sue forme
ogni volta che lui l’accarezza
docile o violento
calmo o infuriato caldo o gelido
ma sempre avvolgente e amorevole
Non so di quanti attimi è stata la mia vita
ma so che tanti li ho consumati
e pochi altri li ho vissuti.
Rinnego tutti quelli consumati,
e conservo tutti quelli vissuti con Te
in uno scrigno di cristallo purissimo…
Mi manca il più prezioso da vivere
quello del battito delle tue ciglia…(©G)
Le sue mani avvolgono affettuose le mie,
piuttosto incerte:
immergendo le sue labbra più a fondo nei miei capelli,
il fiato si è già fatto corto e la testa inizia a girare mi sussurra:
“Non ti muovere”.
Io inarco la schiena e buttando la testa all’indietro gemo contro il cuscino..
mentre le sue labbra poggiano al principio delle mie gambe,
mi sfiora soltanto,
io mi rilasso mi alzo con i fianchi
verso la sua bocca che ne raccoglie il contenuto con la lingua,
Lì dove risiede la passione..dimentico il mio odio
sorrido alla mia tristezza godendo ..
con le cosce che accarezzano sfrontate la tua faccia.
© Tutti i diritti riservati
Io sono il fuoco, io sono il pericolo,
io sono chi ti sta minacciando.
Non mi vuoi dentro di te,
mi cacci perfino da chi ti è
nelle immediate vicinanze.
Non mi permetti di scalfirti,
non riesco a turbarti,
non riesco ad avvicinarti
né a indurti in tentazione
o spaventarti.
Mi cacci, annulli (=esorcizzi)
la mia presenza,
ebbene trovo un altro modo
per lambire il tuo spazio,
per provare ad avvicinarmi.
Circondo il tuo spazio fisico,
insinuo la mia presenza attorno
e accanto a ciò a cui
ti rivolgi quotidianamente.
ce l’hai un sogno?? …
non nascondere mai i tuoi sogni …
non nascondere mai i tuoi occhi …
non piangere…
non sbiadire il tuo sogno …
magari il mio sogno è uguale al tuo …
e due sogni insieme diventano realtà …
Non dimenticate mai che la forza più potente sulla terra è l’amore.
sguardi che si incrociano …
mani che si cercano …
labbra che vogliono ma non possono …
labbra che possono ma non vogliono …
*
Perché non importa quante volte il cuore..
si è spezzato in pezzi di vetro, la mia anima è libera..
e quel piccolo mondo intorno a me si ferma
ti mi guarda in attesa di vedere come inciampare di nuovo su i miei passi,
Si sorride nascondendo quella sensazione che con forza ribelle
si domina a volte e che difficilmente si riesce a placare.
ti chiama fuori dentro e ti dice di correre,
mentre portano i piedi ad ancorarsi a un asfalto
sempre con la sensazione che esserne avvolta,
e che quando si capisce, che la vita non può essere
una attesa senza fine di rimanere con tante parole nelle bocca…
baci mai dati rimasti nei desideri in aria,
abbracciarsi nella solitudine della propria schiena…
illusioni lasciate abbandonate nei cassetti dei progetti dimenticati.
Da ogni risveglio i tanti sogni che si lasciano morire
in mattinata tra l’aroma del caffè e di raggi di un sole
che uccide le stelle e la luna fuori.
Si si guarda allo specchio, ci si vede dentro e ti senti promessa,
viva, come chi ha il respiro..
mentre si respira una boccata d’aria nei polmoni
che dona un ritmo più vitale nelle vene,giuro..
che nessuno può fermare.
Perché? non possono..no! nessuno può!.
© A.D.G
Urla
in note perfette ed acuti senza sbavature.
Si cade in ginocchio,
su abiti bianchi che tali rimangono,
nonostante la polvere.
Acqua salata, tiepida, poca per volta,
sgorga dai ricami di due specchi marron chiaro.
Solitudine scritta sulla pelle sempre più sbiadita,
come slavata da troppe cancellature leggere….ma troppe.
(A.D.G.)
Io credo che le foglie cadono,
perché si aspettano di andare in cielo,
e diventano stelle che illuminano il firmamento..
Poi.. si lasciano cadere..
perché la loro missione..
è quella di diventare gli ornamenti del cielo,
illuminando le ombre della notte,
creando percorsi per i viaggiatori che continuano a cercare i sogni.
E da allora, al crepuscolo,
in quel momento che il sole colorato d’arancio all’infinito,
riempiendo le nuvole di luci rosa e rosse..
si siede alle finestre o su una panchina ad aspettare…
…me..
in attesa..ancora .. con gli occhi spalancati,
come quando ero piccola e faticavo a rimanere sveglia..
mentre il sole lentamente ..
si nascondeva..
dietro la linea delle cose in sospeso,
lontano all’orizzonte, per poi..tuffarsi in un mare di riflessi colorati…
© A.D.G. (continua 2004)
Godi sulle ..
riflessioni sul tempo
che scorre lento
durante situazioni meravigliose..,
mentre …
troppo graditi o quando godi
della compagnia di chi ti ama,
mentri attendi..che ti accarezzi..
Godi sempre con ansia il momento che ti fa sua..
dove perdi il tempo,la realtà,
e riesci ad ascoltare solo le sensazioni
che il corpo ti invia alla mente..e gode..
ti trascina senza fatica…
in un tunnel illuminato
da tanti puntini colorati di luce..
e godi..di lui,di te stessa..
(da notti silenziose-A.D.G.)
Io…
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare…si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l’unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l’istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In…un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti…chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso…
*Netiquette= Cercate le spiegazioni su internet*
Seppur “appartenente” a una sola persona
(allegra gioia),
questo è uno dei blog scritti a più mani,
ossia più autrici realizzano i testi che qui vengono pubblicati.
Grazie a tutte e buona convivenza!
e gioia sempre
FIAMMA PERENNE
of allegra.gioia
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Creative Commons License
Post n°211 pubblicato il 11 Maggio 2015 da allegra_gioia
Tag: allegra gioia
Ti ho vista.. ritagliata nello specchio della finestra.. illuminata dall’ultimo lampione che, sornione, ancora sfidava le prime luci dell’alba… quando hai voltato la testa verso di me, fermandola sopra la spalla, c’era una luce vivida nei tuoi occhi, indecifrabile, di sfida, di invito e di curiosità nel vedere cosa avrei fatto. Ho sentito il tuo odore mentre mi avvicinato a te, ho sentito la tua pelle liscia e delicata quando le mie mani hanno artigliato con forza i tuoi fianchi fino a conficcarci le unghie, ti ho vista piegarti in avanti quasi a voler nascondere, pudica, il volto alla luce di quel lampione, lasciando che i capelli scendessero liberi ai lati del viso, ho sentito le tue carni aprirsi mentre, lentamente, centimetro dopo centimetro, entravo in te e la tua schiena si piegava all’indietro facendoti risollevare la testa di scatto mentre i tuoi capelli, come lingue nere, cercavano il mio viso, ho visto le tue braccia alzarsi in alto e poi ripiegarsi all’indietro fino a poggiare le mani dietro la mia nuca e tirarla con forza per impedirmi di uscire da te. Così mentre ti prendevo venivo preso, mentre ti possedevo venivo posseduto.. in una fusione totale, dove non era più possibile capire dove finiva il mio corpo e iniziava il tuo.. in un’unica spirale di emozioni e passioni dove quelle di ognuno di noi erano il nutrimento per l’altro.. di una sete che non dissetava e una fame che non saziava.. © Già! * |